- Sintesi Storica
Al termine della Prima Guerra Mondiale, un gruppo di reduci
automobilisti, spinti dal desiderio di ritrovarsi, promosse l'iniziativa
di costituire una Associazione di Automobilisti in Congedo.
Il Comitato promotore dell'iniziativa si costituì in Milano ed ivi, nel
1921, venne fondata l'Associazione Nazionale Automobilisti in Congedo
(A.N.A.C.).
Tra le prime sezioni a sorgere vi furono: Genova, Venezia, Roma, Biella, Modena, Pontedera, Pisa e Pesaro.
I soci furono 273 nel 1922 e crebbero annualmente sino a divenire 2.634 nel 1927.
In questi primi anni di vita l'Associazione fu presente a tutte le
manifestazioni patriottiche, alle quali gli associati portarono, su
vetture ed autocarri, centinaia di mutilati e grandi invalidi di guerra.
Nacque in quegli anni il giornale "L'Automobilista" - che ebbe brillante
vita e battagliera cronaca per molti anni- e si iniziò, altresì, una
campagna per ottenere la costituzione del Corpo Automobilistico già da
allora ritenuto, con mirabile ed appropriata visione, elemento
predominante della guerra meccanizzata.
Iniziò nel 1927 una proficua fusione di sforzi tra l'A.N.A.C. e il
Reale Automobile Club d'Italia (R.A.C.I.) con l'istituzione ed il
contestuale avvio di corsi preliminari automobilisti e la creazione nel
R.A.C.I. dei "Gruppi Autieri in Congedo" trasformati nel 1940 in
"Autoraggruppamento Emanuele Filiberto Duca d'Aosta" con sede in Milano e
"Autogruppi" dell'Associazione in tutte le sedi del R.A.C.I., comprese
quelle dell'Africa Orientale, della Libia e di Rodi.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale disperse i componenti degli
Autogruppi ma, conclusa la tragica guerra, nel 1946 sempre in Milano,
nella casa del Conte Gaetano Besana si posero le basi per la rinascita
dell'Associazione Nazionale Automobilisti in Congedo.
Il primo Consiglio - il 9 marzo 1947- presentò lo Statuto Sociale che
venne approvato; vennero altresì attribuite le cariche sociali:
Presidente e Vice Presidente vennero nominati, per acclamazione,
rispettivamente, il Generale Gino Ninchi ed il Conte Gaetano Besana.
Il 23 maggio 1948 l'esistenza della A.N.A.C. venne perfezionata con atto
pubblico, e nello stesso fu nominato Presidente Onorario
dell'Associazione il Generale Angelo Pugnani che tutta la vita aveva
dedicata allo sviluppo dell'Automobilismo militare ed al successo
dell'Associazione stessa.
Il 23 e 24 settembre 1950 si svolse, magnifico, in Asiago il Primo
Raduno nazionale; in seguito si rinnovarono le varie manifestazioni
patriottiche, in questo o quel luogo, dove i vecchi compagni d'arme si
ritrovarono dando forza alle speranze ed ai propositi di rendere più
efficiente e capillare l'Associazione, sì da coprire , con la rete delle
Sezioni, tutto il territorio nazionale.
Intanto nel 1951 a Roma venne costituita l' "Associazione Autieri
d'Italia" che ben presto prese contatti con quella di Milano ed in
perfetta comunione d'intenti, il 17 febbraio 1952 le due associazioni si
fusero assumendo la denominazione di Associazione Nazionale Autieri
d'Italia e portando la Sede Nazionale a Roma.
Nel 1954 nasce il periodico mensile "L'Autiere" e il 20 dicembre, con
decreto del Presidente della Repubblica viene riconosciuta la
personalità giuridica nonché lo Statuto organico dell'Associazione.
L'Associazione ha però il desiderio di immortalare le gesta degli Autieri, impresa tutt'altro che semplice!
Tuttavia l'Assemblea Generale, tenutasi a Bologna il 6 marzo 1960 decide
di far erigere un monumento a ricordo degli Autieri Caduti, che sarà
inaugurato nel 1965 a Torino, città prescelta in quanto culla
dell'automobilismo italiano.
Il 15 marzo 1971, con decreto del Presidente della Repubblica, venne
approvato un nuovo Statuto, aggiornamento di quello del 1954.
Lunga sarebbe una enunciazione completa ma senza retorica si può
asserire che l'A.N.A.I. ha sempre più enfatizzato la propria valida
presenza nel contesto della vita nazionale.
Fonte: A.N.A.I. - Presidenza Nazionale